Arte sostenibile

Arte
Sostenibile

Opere in plein air

Bivona (AG)

Opera situata presso l’oasi di Marevivo ad Eraclea Minoa

Ego Rosalia

Borgo Strafalè, via 25 Aprile, Palermo

Capre Girgentane

Arte sostenibile quella di Domenico Cocchiara per fare rivivere una nobile razza: la capra girgentana.  E’ disposto a dipingerle in tutti i borghi agrigentini e delle provincie limitrofe che gli metteranno a disposizione una porta. L’amministrazione e il privato ci metteranno la porta, l’artista i colori e l’entusiasmo.

Delle capre le lacinie

e il folto vello.

Dai greppi ci sogguardano 

con gli occhi di tufo, 

le sagome vanenti 

nel crepuscolo violastro.

 

Angelo Giambartino

Nardo ed Amaltea riemergono dal mito e dalla tradizione agro pastorale a Santa Elisabetta (Ag)

Amaltea, Borgo Parrini (Partinico)

N. 60- Borgo Raffo-Ultima porta dipinta del progetto “Arte Sostenibile”

Diorama di Alessandria della Rocca (AG)

Dipinto con i ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado di Alessandria della Rocca nell’ambito del progetto PON inclusione 2021/2022

Zafferano Sicano

La natura è sempre stata fonte di ispirazione per poeti e pittori,ed oggi 3 novembre 2024 presso l’azienda Noro di Alessandria della Rocca il pittore dei Monti Sicani Domenico Cocchiara con professionalità e maestria, ha realizzato un murales dedicato ad una spezia pregiata” lo Zafferano “in occasione della prima giornata di zafferano experience. A. Plazza

Un mare di verde

IC. A. Manzoni Alessandria della Rocca

via Cannova Bivona (AG)

via Cannova, Bivona(AG)

Articolo sul settimanale Momenti di vita locale, n. 1628, 9 ottobre 2022, Ribera.

Articolo sul settimanale Momenti di vita locale, n. 1628, 9 ottobre 2022, Ribera.

Incontri / Domenico Cocchiara,  pittore della “Capra girgentana”

Dal mito e dalla storia la rigenerazione dei nostri paesi 

Docente di lettere nelle scuole medie, dipinge con lo spirito dell’arte di strada due porte per paese, ma che siano vecchie e malandate. Naturalmente, gratis

 dell’Arch. Francesco Virga Barno

Il prof. Domenico Cocchiara, di Bivona, insegna lettere nelle scuole medie. Chi è fortunato può vederlo all’opera in uno dei tanti paesi della Sicilia davanti a una porta, possibilmente vecchia e abbandonata, su cui dipinge una coloratissima capra girgentana. Non improvvisa, ma autorizzato dal Comune e dal proprietario, sceglie due porte per paese, e siccome la Sicilia è grande, ne ha porte da “caprizzare’. A Ribera ha scelto una porta in via Gramsci, di fronte all’ingresso secondario del Palazzo Municipale, ed è nata davanti a quella porta il 21 settembre scorso, mentre dipingeva, questa conversazione. 

Quando e come è cominciato il suo percorso artistico?

«È cominciato sin da piccolo, guardando al lavoro tra le vie del mio paese scultori e pittori. Ce n’erano tanti 40 anni fa. Mio papà stesso un po’ pasticciava con i colori e da lì mi è venuta voglia di creare. Sono stato sempre un creativo, ma dopo gli studi universitari, ritornando a vivere e lavorare nel mio paese, ho trovato nell’arte la possibilità di essere parte integrante del mondo, cosa che i piccoli paesi in genere non offrono. L’arte mi ha aperto la globalizzazione della bellezza».

Hai dei riferimenti artistici a cui ispirarsi?

«Mi sono costruito da solo, da autodidatta, ma chi fa arte deve essere colto. Così ho studiato tutta la storia dell’arte, tantissimi artisti e ho attinto un po’ da ciascuno, per arrivare alle mie cifre. Oggi ne ho una tutta mia, che mi fa riconoscere nell’ambito artistico contemporaneo».

Come nasce una sua opera?  Cos’è per lei l’ispirazione?

«Io sono un viaggiatore. Amo viaggiare per i luoghi che sono intorno a me. Mi piace viverli e riviverli in continuazione, anche durante le diverse stagioni. Nei borghi trovo spunti di bellezza, soprattutto architettonici, che poi mi ispirano a creare delle opere d’arte. Le mie opere sono soprattutto scorci di paesaggi dipinti con la spatola in una maniera espressionistica».

Che rapporto ha con i colori? Vedo che non usa il bianco ed il nero…

«Assolutamente. Non ricalco mai la realtà del colore, non per forza il cielo deve essere azzurro; per me può essere: rosso, verde… è la bellezza del colore, perché è il colore che ti dà gioia nel guardare un quadro».

La capra girgentana dipinta su un’antica porta al n. 31 di via Gramsci, Ribera, dal pittore Domenico Cocchiara. È la ventisettesima a sua firma.

Come nasce l’idea della “Capra Girgentana”?

«A Bivona c’è stata la rivalutazione di una strada, sulla base di un progetto dal titolo “È ura” redatto da alcune associazioni locali, che mi hanno affidato il compito di rivalutare un’abitazione molto degradata. È così che ho avuto l’idea di intervenire sulle porte, in maniera ecosostenibile, salvaguardando la bellezza, la storicità del manufatto, con dei colori all’acqua per valorizzarle,  com’è nello spirito della Street Art. Mentre dipingevo, mi qualcuno mi ha raccontato che una delle porte era della casa di un capraio  che portava in giro le sue due caprette, che davano il latte ai bimbi del quartiere. È stata un’’ispirazione. Successivamente, ho condiviso un post su Facebook comunicando a chiunque mi desse a disposizione una porta, che ero disposto a dipingerla gratuitamente, con le dovute autorizzazioni, per creare empatia tra le Amministrazioni locali ed i Privati. C’è stata una forte adesione. 

Oggi, 21 settembre, ho dipinto a Ribera la Capretta Girgentana, la numero 27, ma vi assicuro che ho impegni per andare in tantissimi altri comuni, non solo nella provincia di Agrigento ma anche di Palermo, Caltanissetta…perché la Capra Girgentana è amata in tutta la Sicilia».

Che valore dà alla sua “Capra Girgentana”?

«Enorme, sia dal punto divista storico che mitologico. Storico perché è stata portata dai popoli Egei, che qui in Sicilia hanno dominato portando zolfo, sale e lasciando in cambio queste caprette. Mitologico, perché la Capra Amaltea fu la prima che allattò Zeus sul monte Ida a Creta. Ad un certo punto decise di spostarsi proprio nella Valle dell’Akragras, da lì appunto Capra Girgentana. 

Capra Girgentana che, a detta dei nutrizionisti, produce un latte di grande valore nutrizionale, essendo simile al latte umano materno. 

E’ poco grasso e i formaggi che se ne derivano sono profumatissimi. E’ un animale che si adatta benissimo al luogo e la particolarità principale è la coppia di bellissime corna a forma di cavatappi. A parer mio, vederle girare per i paesi, potrebbe essere o diventare un’attrazione turistica. La cornucopia, che ritroviamo nuovamente nel Mito, altro non è che il corno della Capra Girgentana, che è così particolare da renderlo un porta fortuna, simbolo di prosperità. La capra girgentana è molto prolifera e per questo è proprio un bel porta fortuna! Che è quello che voglio augurare al quartiere e alla porta che dipingo».

Quali sono i requisiti che deve avere la porta?

«Che sia più malandata possibile e abbandonata, in modo tale che l’opera la renda particolare nel suo genere, diventando il pretesto per  la rigenerazione urbana del quartiere. Lì dove cera sporcizia adesso è tutto pulito. E magari, chissà che queste porte non andranno mai al macero ma in un museo!»

Progetti futuri?

«Una mostra a Palermo da Progetto Bunker. Ci sono degli artisti che sono stati rinchiusi all’interno di carceri, a causa della guerra, ma sempre attivi. E un po’ questo il soggetto della mostra di Palermo. A breve pubblicherò il mio sito Internet. Cercando il mio nome e cognome su Google si potranno vedere le mie opere».

Articolo sul quotidiano La Sicilia 23/10/2022

Museo Arte Contemporanea Sotto Sale-Raffo (Petralia Soprana)

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